giovedì 19 novembre 2009

Frutti Martorana

Questa mattina mi sono svegliato con i Kings of Convenience nelle orecchie.

Weight of my words…il cielo è ancora plumbeo. Da una settimana nemmeno una traccia di sole, solo nebbia e tanta umidità. In tutta sincerità non mi dispiace più di tanto. Ogni città ha il suo clima abituale, Parma in inverno è cosi punto e basta.

The girl come back from.. faccio colazione e guardo omnibus su La 7, il mio lento risveglio.
I frutti marturana nel piatto, un dolcetto ogni mattina. Che buoni che sono! La pasta reale inventata dalle suore della chiesa della Martorana di Palermo. E le ossa di morto. Non potrei vivere senza i dolci Siciliani. Anche in capo al mondo non poteri rinunciarvi.

Leaning…il latte fresco. Anche questo l’ adoro. Ho imparato a berlo qui a Parma. Mi piace crudo, freschissimo appena munto la mattina. Peccato che quello alla spina di piazzale Santa Croce adesso si debba anche bollire.

Summer on the Weshthill …la televisione finalmete funziona. Abbiamo messo l’antenna. Via il barattolo dello zucchero per la Rai. Via il cacciavite incastrato nella maniglia del frigo per Mediaset. Via l’antennina con il magnete sotto.

I Kings of Convenience nelle mie orecchie…

Little kids playing in the park downtown...

Someone's dad is watching from the side of the playground.
I'm following my shadow so I cross the street.
Car passing stereo I like the beat.
Open up the door, turning on the fan.
Dropping down the keys that I held in my hand,
and then start waiting for her steps
to be heard in the staircase,
enter the room and let down her bag.
Asking me all kinds of trivial questions,
pretending an everyday life we don't have.
Little kids playing in the park downtown.
Soon they'll be all gone as the sun goes down.
Little kids playing in the park downtown. Soon they'll be all gone as the sun goes down.
And rises over, Brooklyn Bridge tomorrow,
hours later I will follow,
wake up to a life that's hollow without love

martedì 10 novembre 2009

Frammenti 1

In uno sbiadito albeggiare di novembre,
seduto su una scomoda poltrona del terminal partenze dell’aeroporto di Palermo, nell’attesa dell’imbarco...


"...Una notte di giugno caddi,
come una lucciola sotto un gran pino solitario,
in una campagna d'olivi saraceni
affacciata agli orli d' un altipiano
di argille azzurre sul mare africano...”

Luigi Pirandello. Frammento di autobiografia.


“… le belle sere di estate che salivano adagio adagio come la nebbia, il buon odore del fieno in cui si affondavano i gomiti, e il ronzìo malinconico degli insetti della sera, e quelle due note dello zufolo di Jeli..”

Giovanni Verga: Jeli il pastore.